Nella solitudine del giardino, all’ombra di una quercia, senza imporre nulla a nessuno, è piacevole abbandonarsi a una deliziosa spensieratezza, lasciare che idee e immagini si formino e si disfino con la stessa inconsequenzialità delle nuvole in cielo
Pia Pera, Al giardino ancora non l’ho detto

A Parigi, non c’è posto migliore di uno dei suoi tanti jardin per prendersi una pausa dalla vita di città. Passeggiare tra gli alberi, respirare il profumo dei fiori, delle foglie, del muschio, è un balsamo potente, cura molti malanni.
Che sia piccolo o grande, perfettamente disciplinato o lasciato libero di svilupparsi secondo natura, ogni jardin ha la sua magia. E come tutti, anch’io ho i miei preferiti, quelli dove mi siedo più volentieri, che scelgo secondo l’umore.
Ce n’è uno, però, che ha un grande potere su di me, quello di farmi dimenticare all’istante crucci e pensieri, stregandomi con il suo charme d’antan: il Jardin des Serres d’Auteuil.

Già il nome vi dirà che non si tratta di un giardino intra muros: Auteuil è uno degli ottanta quartieri amministrativi di Parigi ̶ ce ne sono quattro per arrondissements ̶ che si trova nel XVIème, nella zona ovest della città. Per raggiungerlo dal centro occorrono un bel po’ di fermate di metropolitana o di autobus.
Persino io, che sfuggo con il massimo dell’impegno i mezzi pubblici, sono felice di trascorrere una buona mezzora nel sottosuolo di Parigi per conquistare il privilegio di passeggiare in uno dei jardin più belli della capitale.
L’apparenza spesso inganna
Una volta riemersi dalla bouche del métro c’è il rischio di rimanere delusi. Stretto tra lo stadio Parc des Princes, quello del Paris Saint-Germain, e il Roland Garros, che minaccia di inghiottirlo pezzo dopo pezzo, il Jardin des Serres d’Auteuil bisogna proprio cercarlo.
Basterà però attraversare un paio di strade trafficate per scorgere la recinzione verde del Jardin des poètes, preludio fiorito al Jardin des Serres, la nostra meta.

Camminare tra aiuole disciplinate e prati rasati, all’ombra di alberi dalle altezze vertiginose sarà un piacere, ma niente a confronto con il giardino che stiamo cercando, che è proprio lì, alla fine del vialetto centrale.
Un viaggio in giro per il mondo
Il Jardin des Serres d’Auteuil si trova all’interno del Bois de Boulogne. È parte del Jardin botanique de Paris, assieme al Parc de Bagatelle (qui l’articolo), il Parc Floral e l’Arboretum.
Con le sue seimila specie vegetali, raggruppate in collezioni tematiche o sistematiche, è uno dei giardini più originali di Parigi.
Le imponenti ed eleganti serre, gli ornamenti architettonici della fine del XIX secolo, la varietà e la ricchezza delle specie vegetali che ospita, tra cui una collezione di piante tropicali, ne fanno un luogo esotico, un po’ fuori dal tempo.

In questo paradiso verde si può passeggiare nell’angolo di mondo che più ci piace: nella serra delle orchidee tropicali, in quella dei cactus, oppure nel palmarium, fiore all’occhiello del Jardin des Serres d’Auteuil, dove la grande palma delle Canarie si specchia in una vasca con carpe koï, che si contendono la scena con gli uccelli esotici della voliera.
Ci sono poi il Jardin à la japonaise, il jardin méditerranéen e quello contemporaneo.
Un Jardin d’antan
Il Jardin è organizzato attorno a un grande parterre à la française, su cui si affacciano le cinque serre principali, disegnate dall’architetto Jean-Camille Formigé, con le armature in ghisa dalle classiche sfumature turchesi e il tetto arrotondato che riflette il cielo.
Davanti all’ingresso della Grande serra, a bordo del tappeto verde del prato, c’è una graziosa fontana scolpita da Jules Dalou con un Trionfo di Bacco, omaggio alle indomabili forze della Natura.

Il muro che sostiene la terrazza del Jardin è invece ornato da quattordici mascarons in ghisa, che provengono dall’atelier di Auguste Rodin e forse opera del Maestro.
Un po’ di storia
Louis XV, che fin dall’infanzia aveva mostrato una grande passione per la botanica, nel 1761 volle creare un giardino decorato da grandi aiuole fiorite e provvisto di serre.
Oltre un secolo più tardi, l’amministrazione municipale decise di trasformare i terreni del Fonds des Princes in un jardin fleuriste ̶ addetto alla coltivazione dei fiori ̶ per rifornire i parchi e i giardini della città.

Il progetto fu affidato a Jean-Camille Formigé, al tempo architetto capo del Service des Promenades et Plantations de la Ville de Paris.
I lavori cominciarono nel 1895 e terminarono tre anni più tardi. Nel 1968 il jardin fleuriste fu privato di circa due terzi della sua superficie per la creazione del boulevard périphérique e l’attività orticola fu trasferita a Rungis e Fresnes.
Gli alberi “remarquables”
Sono duecento trenta le diverse specie di alberi del Jardin des Serres d’Auteuil, alcune delle quali si distinguono per l’età e altre per la rarità.

Il mio preferito è il Ginkgo biloba, o albero dei quaranta scudi, che in questo periodo si veste d’oro. Le sue foglie a forma di ventaglio mi incantano.
C’è poi il Cercidiphyllum japonico, l’albero di caramello: le foglie in autunno si tingono di rosso scarlatto sulla sommità dell’albero, di arancio al centro e di giallo in basso, spandendo nell’aria il profumo dolce del caramello. E vi segnalo anche il lillà delle Indie, lagerstroemia indica, con la sua fioritura color malva, profumatissima, che dura tutta l’estate.
E dopo aver esplorato le serre, ammirato gli alberi ed esservi persi nei giardini tematici, sedetevi nell’angolo che più vi ha incantato. Il Jardin des Serres d’Auteuil ha ancora molto da dirvi.

Jardin des Serres d’Auteuil, 3 avenue de la Porte d’Auteuil -75016 Paris. Métro ligne 10. Porte d’Auteuil.