Non so voi, ma la forma quadrata delle crêpes bretoni mi ha sempre fatto sorridere. A essere precisi, quelle quadrate sono galette, ma sempre crêpes sono.
Prima di sbarcare in Francia armi e bagagli, nel mio immaginario le crêpes assumevano ben altre forme: il cilindro dal ripieno morbido di mia mamma, il fagottino chiuso con un filo di erba cipollina di qualche ricetta anni ’80, il triangolo multipiega di una caffetteria della mia città.

Bretagna mon amour
Le crêpes carrées le ho scoperte durante un viaggio in Bretagna, terra meravigliosa di cui mi sono perdutamente innamorata e dove purtroppo non torno da tempo.
Quando sento la nostalgia dell’oceano, delle onde che s’infrangono furiose contro le scogliere, delle foreste dove la nebbia dà consistenza alle leggende che vi abitano, o dei misteriosi menhir, che nascondono segreti nelle rughe di pietra, quando insomma tutti questi ricordi pungono un po’, capisco che è arrivato il momento di concedersi una crêpe.

Ci sono crêpes e crêpes
Ora, si fa presto a dire crêpes: Parigi pullula di crêperies pseudo bretoni e il rischio di rimanere delusi è molto alto.
Ma fortuna vuole che vicino a casa mia, in rue Vieille du Temple, abbia preso residenza un cantuccio di Bretagna, quella vera, profumata di sidro e burro salato.
Sto parlando del Breizh Café, piccolo locale dall’arredo sobrio, in cui il personale veste la tipica maglia a strisce blu e bianche, di cui ogni bretone degno di questo nome possiede numerosi esemplari accuratamente impilati nell’armadio.
Qui, se si siede con le spalle alla strada, ci si può cullare nell’illusione di essere in uno di quei deliziosi locali del lungo porto di Roscoff.
Con una succulenta galette dai bordi ripiegati, leggermente croccanti alle estremità, l’oeuf miroir che troneggia al centro e altre prelibatezze nascoste nelle pieghe, la Bretagna è servita. Almeno per quel che riguarda il lato gourmet.
A voi scegliere se accompagnare la vostra crêpe con un bol de cidre o con la Breizh cola.

Prima di passare alle ordinazioni, però, vorrei precisare, per chi non lo sapesse, che la galette è una crêpe di farina di grano saraceno (pianta erbacea che non appartiene alla famiglia delle graminacee), rigorosamente salata, mentre la crêpe vera e propria, quella piegata a triangolo, la si fa con la farina di grano tenero ed è dolce.
Ogni famiglia fa le crêpes a modo suo
Ogni famiglia bretone ha la sua ricetta per la preparazione di crêpes e galettes e per quest’ultime le proporzioni tra farina di grano saraceno e frumento variano moltissimo, influenzando sapore e consistenza.

Detto questo, possiamo chiamare il cameriere e passer la commande.
Prenotare un tavolo oppure…
Se siete di passaggio a Parigi e vi venisse lo schiribizzo di provare, pensate a prenotare il tavolo, perché la fila fuori del locale è sempre piuttosto lunga (a meno che non siate di quelli che consumano i pasti a ore improbabili). Se decidete comunque di tentare la sorte, può anche darsi che vi venga proposto di gustare le vostre crêpes nell’épicerie del Breizh café lì accanto.
Siederete al grande tavolo centrale accuditi da una gentilissima signorina, circondati dal meglio della gastronomia bretone. Condividerete lo spazio con altri che, come voi, non avevano la prenotazione.
E poiché ogni piccola disavventura ha un suo lato positivo, vi divertirete un sacco a chiacchierare con i vostri vicini di sedia sconosciuti, scambiando opinioni sulle crêpes, su Parigi e sul tempo decisamente capriccioso.

7 indirizzi gustosi
A Parigi ci sono altri sei Breizh Café, oltre al locale di rue Vieille du Temple.
Al Carrefour de l’Odeon, zona Saint-Germain, nella pittoresca rue Montorgueil, dove il Breizh café ha aperto un ristorante con cave à cidre, in rue Paul Bert, 11ème arrondissement, sul Canal Saint-Martin, a Montmarte, in rue des Martyrs e a Batignolles.
In tutti troverete quel sapore sincero di Bretagna che, una volta gustato, non si può più dimenticare. E se vi verrà un irresistibile voglia di comprare una maglia a strisce blu e bianche, non temete: a Parigi se ne trovano di bellissime e tutte rigorosamente made in Breizh.
(Per conoscere tutte le novità di Breizh café, cliccate qui)
Grazie per il consiglio, penso proprio che ci faro’ un salto. Ho assaggiato per la prima volta la galette durante il mio viaggio in Bretagna e Normandia e mi piacerebbe molto ritrovare quei sapori!
Buona idea! Da poco più di un anno, Breizh cafè lo trovi anche al 14, Rue des Petits Carreaux, in un quartiere molto pittoresco e decisamente da non perdere, Montorgueil. Lo stesso, per intenderci de “L’Escargot” o del “Au rocher de Cancale”, frequentati nell’ottocento da personaggi del calibro di Balzac, Dumas e Théophile Gautier. Se decidi di fare una passeggiata da quelle parti, non dimenticare la “Maison Stohrer”, fondata nel 1730 dal pasticcere di Luigi XV, che pare abbia inventato il baba au rhum (personalmente vado pazza per l’Ali-baba, variante con crema pasticcera alla vaniglia).