I “gemelli diversi” di place du Louvre

Passando per la place du Louvre, molti di voi avranno di sicuro pensato di vederci doppio e si saranno chiesti che cosa ci fanno due chiese quasi gemelle una accanto all’altra, con un unico campanile nel mezzo al servizio di entrambe.

place du Louvre

Ebbene, state tranquilli, non è colpa del bicchiere di rosso che avete bevuto a pranzo, ma piuttosto di una di quelle bizzarrie a cui Parigi ormai ci ha abituato.

Per conoscere la storia di questi due edifici, digitiamo 1856 sul display della nostra macchina del tempo. Tenetevi forte, il viaggio comincia…

Anno 1856 d.C.: la chiesa di Saint-Germain-l’Auxerrois (quella a destra nella foto) si erge tutta sola di fronte al celebre colonnato di Perrault, che orna la facciata est del Louvre e nasconde a occhi profani la splendida Cour carrée.

Molti dei vecchi edifici che la circondavano, infatti, sono stati sacrificati alla smania di modernità che di questi tempi anima gli spiriti e corre per le strade della capitale.

Sulla piazza si è venuto a creare uno spazio che solletica la creatività di alcuni urbanisti: perché non realizzare un grande boulevard che unisca la place du Louvre a quella de la Nation? Idea geniale! Peccato però che il progetto preveda di abbattere anche l’antica chiesa, che se ne sta lì più o meno dall’epoca merovingia.

place du Louvre

Per nostra fortuna, però, le cose andarono diversamente e noi donne e uomini del XXI secolo possiamo ancora passeggiare per la place du Louvre ed entrare in questa luminosa chiesa dai volumi ampi, che racchiude molti tesori (di cui vi parlerò di sicuro un’altra volta) .

Sono certa che non crederete ai vostri occhi quando leggerete chi si oppose a questo progetto. Lui, il nemico numero uno degli amanti del medioevo, colui sul quale generazioni di parigini e non hanno riversato e riversano ancora oggi un amore odio che non ha eguali, l’uomo che si benedice voltando un angolo di strada, salvo poi imprecare contro di lui due incroci dopo: il barone Haussmann in persona. Sì, avete letto bene, proprio lui, il comandante dell’esercito dei picconatori.

Il motivo per cui Haussmann impedì l’abbattimento non aveva niente a che fare con ragioni estetiche e tanto meno di conservazione del patrimonio, e neppure con un’ improvvisa folgorazione sulla via di Damasco degli storici dell’arte, ma piuttosto con qualcosa che era accaduto trecento anni prima, un avvenimento che aveva marcato la storia di Francia à jamais: la notte di San Bartolomeo.

La leggenda vuole, infatti, che siano state proprio le campane di Saint-Germain-l’Auxerrois (non quelle del campanile che ammiriamo adesso, però) a dare il via alla strage più sanguinosa delle guerre di religione, che in quanto a spargimenti di sangue detenevano già un record.

Suonando il mattutino la notte del 24 agosto 1572, giorno dedicato a San Bartolomeo, avevano involontariamente dato il segnale che gli uomini della Ligue attendevano: i sostenitori della fede cristiana si riversarono nelle strade di Parigi passando a fil di spada ogni protestante che incrociavano sul loro cammino e anche quelli che dormivano tranquilli nei loro letti (il mattutino, a dispetto del nome, si recita prima dell’alba, intorno alle tre del mattino).

place du Louvre

Ora, caso vuole che il barone Haussmann fosse di religione protestante. Per timore che la popolazione vedesse nell’abbattimento di una chiesa cattolica, un tempo molto importante e parrocchia dei re di Francia, una sorta di vendetta posticipata, si oppose fermamente al progetto.

Ma un problema si poneva: l’asimmetria della piazza, tutta “spostata” verso la chiesa. Il barone allora trovò una soluzione, diciamo, “originale” a questo rompicapo architettonico.

Fece costruire a fianco di Saint-Germain-l’Auxerrois un edificio con una facciata praticamente identica, che divenne la mairie del 1er arrondissement (eh sì, non è una chiesa…). Tra i due edifici poi, decise di innalzare un campanile alto trentotto metri, una sorta di asse di simmetria trompe-l’oeil.

place du Louvre

Et les jeux sont faits…  Ecco allora sacro e profano a contendersi la scena in place du Louvre, il potere religioso e quello temporale che indossano lo stesso vestito per amore dell’equilibrio e dell’armonia… Solo il dottor Frankenstein-Haussmann poteva concepire un’idea simile.

E oggi, a cento sessant’anni di distanza, i due “gemelli diversi” e il loro campanile falso gotico ridacchiano sornioni e si fanno beffe di quelli che, stupiti, si fermano davanti alle loro facciate di pietra chiara sporcata dal tempo. Alcuni conoscono la loro storia, molti ancora no, ma tutti sicuramente si fanno una domanda: ma era proprio necessario?

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