Frammenti di Parigi perché…

Ajoutez deux lettres à Paris: c’est le paradis…

Jules Renard

Una delle cose che più mi piace fare è camminare. Camminare senza meta, senza vincoli di tempo, la macchina fotografica nella borsa. Camminare e perdermi, evadere da me stessa e diventare un tutt’uno con la strada che percorro, in silenzio, le nez en l’air, come dicono i francesi. Le gambe si muovono lentamente, i piedi calpestano l’asfalto percependone le minime variazioni, gli occhi si riempiono di bellezza e lo sguardo si sofferma là dove si è già posato infinite volte. E finalmente guarda.

È in quel momento che la magia si produce: piccoli dettagli, cambiamenti repentini di luce, prospettive inconsuete, capricci meteorologici, turisti, passanti, animali, veicoli… C’è qualcosa di diverso…”. La macchina fotografica esce dalla borsa e clic.

Subito quel nuovo sguardo si accompagna a pensieri, riflessioni, ricordi. Tanti, troppi.

È da qui che nasce l’idea del blog. Uno spazio dove raccontare la mia Parigi. Uno spazio dove i mille frammenti di città che si accalcano nella mia testa possano trovare una casa. Uno spazio dedicato a tutti quelli come me, che di Parigi non sono mai sazi, che ce l’hanno nel cuore, che se la sentono cucita addosso, come un abito su misura e che quando sono lontani spesso si trovano a pensare Il me manque mon Paris…

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