Il Marché des Enfants Rouges

Nel cuore dell’Haut Marais, al numero 39 di rue de Bretagne, si trova l’ingresso principale del Marché des Enfants Rouges, il più vecchio mercato alimentare di Parigi.

Colorato e chiassoso, multietnico, disordinato, profuma di cous cous e crêpes, di ostriche e di Atlantico, di fromage bleu e tagliatelle al tartufo.

Ingresso del Marché des Enfants rouges
Uno dei due ingressi di rue de Bretagne
©Frammenti di Parigi

Forse all’inizio confonde un po’ le idee, ma basta acclimatarsi, trovare qualche punto di riferimento che parli al nostro gusto personale, ed è un attimo che ci ritroviamo a fare la fila per uno dei panini super farciti di Alain Miam Miam.

Insomma, che vogliate fare la spesa o fermarvi per uno spuntino, il Marché des Enfants Rouges non vi deluderà.

Un nuovo mercato per un nuovo quartiere

All’inizio del XVII secolo Parigi era delimitata a nord dall’attuale place de la République.

La città era in piena espansione e la domanda di prodotti alimentari freschi cresceva di pari passo con il numero dei nuovi abitanti. Nel 1615, Louis XIII ordinò la costruzione di un piccolo mercato in prossimità del margine nord della città, per fare fronte alle necessità del Marais, il quartiere alla moda, sempre più richiesto da nobili e ricchi borghesi.

Murales all'ingresso del Marché des Enfants rouges
Uno dei murales che decorano gli ingressi ©Frammenti di Parigi

Fu individuato un terreno compreso tra rue de Bretagne e rue du Berry, dove fu edificato un mercato molto semplice, con la copertura in legno, il Petit marché du Marais.

Ma il quartiere continuò a crescere e con esso i bisogni dei suoi abitanti.

E così si dovette provvedere ad ampliare il mercato, che fu allora chiamato Marché du Marais du Temple.

Corridoi del mercato, con tavoli e sgabelli per il pranzo
©Frammenti di Parigi
Nomi che vanno, nomi che vengono

Nel XVI secolo, i bambini orfani di entrambi i genitori erano solitamente alloggiati presso l’Hôtel Dieu.

L’ospedale non era certo il luogo più salutare per i piccoli. Esposti a ogni genere di malattia, la loro aspettativa di vita si riduceva molto.

Marguerite de Navarre, sorella del re François I, decise di porre fine a questa situazione e nel 1536 fondò un’ istituzione dedicata ad accogliere gli orfani, che chiamò Hôpital des Enfants de Dieu. Poiché i bambini vestivano di rosso, il colore della Carità, il popolo li soprannominò Les Enfants Rouges.

Bottiglie di vino e bicchieri
©Frammenti di Parigi

L’orfanotrofio sorgeva non lontano dalla sede del Marché du Marais du Temple, tra rue Pastourelle e rue des Quatres-Fils.

Nel 1772 l’istituzione fu definitivamente chiusa. Gli orfani furono trasferiti in un’altra sede, ma la gente del Marais volle in qualche modo conservarne il ricordo, poiché ormai erano diventati parte integrante del quartiere.

Fu così che decisero di dare un nuovo nome al loro mercato, che divenne il Marché des Enfants Rouges.

Esposizione di frutta e verdura in un corridoio del Marché des Enfants rouges
Venditori di frutta e verdura, che preparano anche frullati ©Frammenti di Parigi
Da mercato privato a Marché de la Ville de Paris

Nel 1912 il Marché des Enfants Rouges fu acquistato dalla città di Parigi e divenne un punto di riferimento per gli abitanti dell’est parigino. Qui si veniva per comprare del latte fresco, poiché all’interno del mercato c’era una Vacherie, una stalla con dodici mucche, che producevano un ottimo latte.

Pian piano la struttura si degradò, senza che il municipio intervenisse. Nonostante questo, nel 1982 il Marché des Enfants Rouges fu dichiarato monumento storico, rischiando comunque la demolizione nel 1994 per fare posto a un parcheggio sotterraneo.

Venditore del mercato
©Frammenti di Parigi

Gli abitanti del quartiere si mobilitarono e coinvolsero persino il regista Bertrand Tavernier. Il disappunto ebbe il suo peso nelle urne e il progetto fu abbandonato con l’elezione del nuovo sindaco della mairie du IIIème l’anno successivo.

Alla fine degli anni novanta, il Marché des Enfants Rouges fu completamente ristrutturato e da allora è diventato uno dei mercati più frequentati della città. La domenica è quasi impossibile circolare tra i banchi o trovare un tavolo per il brunch.

Sedie e tavoli allestiti per il pranzo
©Frammenti di Parigi
La sélection food

Al Marché des Enfants Rouges si può fare il giro del mondo seduti a tavola. Se avete voglia di cucina giapponese, troverete quello che fa per voi Chez Taeko, ma se sono i sapori del Maghreb che preferite, non resterete delusi: Le Traiteur marocain è lì per voi.

Le tajines del traiteur marocain al Marché des Enfants rouges
Le tajines del traiteur marocain
©Frammenti di Parigi

E poi Le Burger fermier, che accontenta grandi e piccini, la cucina verace de Les Enfants du marché, il cui motto recita Cuisine de comptoir et vin de soif, che mi pare proprio un gran bel programma. Senza dimenticare i sapori di casa nostra a Les Italiens du Marché.

Una menzione a parte merita il mitico Chez Alain Miam Miam. Alain è un ex panettiere che prepara dei gustosi panini multistrato e delle ottime galettes farcite a dovere, da asporto.

Pentole blu di ghisa, pane e bottiglie

Inutile dire che la materia prima è di ottima qualità e bio. La fila davanti al banco è sempre chilometrica, come la lista degli ingredienti tra cui scegliere, ma vale davvero la pena di pazientare un po’.

Se invece non amate portare il vostro pranzo a passeggio per la città, sappiate che di recente Alain ha aperto un piccolo locale in rue Charlot, più o meno di fronte a un altro ingresso del mercato, dove è possibile sedersi a tavola.

Lo stand di Alain Miam Miam al Marché des Enfants rouges
Lo stand di Alain Miam Miam
©Frammenti di Parigi

E per farvi un’idea dell’atmosfera che si respira al Marché des Enfants Rouges, clic qui.

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