La libreria Galignani: storia di un italiano a Parigi

La prima impressione che si ha entrando da Galignani è di aver appena varcato la soglia di una libreria chic. Una di quelle frequentate da signore eleganti, intellettuali dall’aria snob e gentiluomini col cappello, insomma. Raffinata, lussuosa e straordinariamente silenziosa.

Considerato il fatto che ci troviamo in rue de Rivoli, di fronte alla cancellata verde e oro del Jardin des Tuileries, e a due passi da place Vendôme, non è poi troppo strano.

Per nostra fortuna, però, i libri non sono interessati alla condizione sociale di chi li legge. Vi basteranno pochi momenti tra la carta fragrante e gli scaffali odorosi, sempre gli stessi dal 1931, per sentirvi completamente a vostro agio.

Una delle vetrine della libreria Galignani
©Frammenti di Parigi

Ecco che allora Galignani si trasforma in una caverna di Ali Babà, zeppa di tesori a cui attingere a piene mani.

Di sicuro qui troverete quello che fa per voi: dai romanzi alla narrativa per ragazzi, dai saggi storici alle belle arti, dalla politica all’attualità, tutto per il piacere del book lover.

La sezione dedicata ai libri in lingua inglese è straordinariamente ampia, tanto che si ha quasi l’impressione di essere oltre Manica, in qualche bookshop dall’atmosfera so British, dove la cosa più naturale è accompagnare la lettura con una tazza di tè.

La prima libreria inglese sul continente

Prima di entrare, avrete sicuramente notato la lastra di pietra accanto all’ingresso, che recita The first English book shop established on the continent.

La lastra di pietra accanto all'ingresso
©Frammenti di Parigi

E infatti, Galignani fu davvero la prima libreria inglese aperta sul continente.

Nel 1801, Giovanni Antonio Galignani aprì a Parigi la sua Librairie française et étrangère, senza troppo badare alla situazione politica francese dell’epoca, che ancora risentiva degli sconvolgimenti della Rivoluzione. E non si preoccupò neppure troppo del numero di clienti interessati a leggere un libro in lingua straniera, che si stimava esiguo.

Fu un azzardo, senza dubbio, ma Giovanni vinse la scommessa: la libreria è in attività da oltre duecento anni ed è una delle più antiche librerie indipendenti i cui proprietari sono i discendenti del fondatore.

I fratelli Galignani in una foto all'interno della libreria
©Frammenti di Parigi

Il successo così duraturo di questa impresa familiare è dovuto non soltanto al senso degli affari dei Galignani, ma anche alla capacità di adattarsi alle esigenze in continuo cambiamento dei clienti lettori e non ultimo il saper guidare il vascello su cui si erano imbarcati attraverso le tumultuose correnti che agitarono a lungo la politica della Francia, alla ricerca di un governo stabile.

Una famiglia di bibliofili

Originari della Lombardia, i Galignani nascono come editori e furono tra i primi utilizzatori della nuovissima invenzione di Johannes Gutenberg, il geniale ideatore della stampa a caratteri mobili, che ha fatto la gioia di tanti lettori.

Nel 1520, Simone Galignani pubblicò una Grammatica latina, il primo libro conosciuto della sua casa editrice. Alla sua morte, nel 1583, gli eredi Battista e Giorgio proseguirono l’attività nella Serenissima Repubblica di Venezia, mentre i fratelli Paolo e Francesco aprirono una libreria a Padova.

Frontespizio di un libro edito dai Galignani a Venezia
©Source gallica.bnf.fr / BnF

Il più grande successo editoriale firmato Galignani fu la Geografia di Tolomeo, pubblicato per la prima volta nel 1597 e rimasto in testa alle classifiche di vendita per tutto il XVII secolo.

Il creatore della maison parigina, Giovanni Antonio Galignani, nacque nel 1757 a Palazzolo, sulle rive dell’Oglio. Dopo aver terminato gli studi classici, con particolare interesse verso le lingue straniere, si trasferì a Parigi.

Qui, nel 1791, in piena follia rivoluzionaria, per vivere insegnava inglese, tedesco e italiano. Il periodo non era particolarmente favorevole alle iniziative commerciali, per cui Galignani abbandonò Parigi alla volta di Londra, allora considerata capitale del libro.

A Londra conobbe lo stampatore Parson e la figlia Ann, che divenne sua moglie. Dal matrimonio nacquero tre figli, due in Inghilterra e uno dopo il trasferimento in Francia.

Interno della libreria con il lucernario
©Frammenti di Parigi

Nel 1795, Galignani aprì a Londra una sala da tè “per la conversazione in italiano e in inglese”. Nel 1799, con l’avvento al potere di Napoleone I, Giovanni pensò che fosse finalmente arrivato il momento di tornare a Parigi, per realizzare il sogno di fondare un’attività legata al libro nella capitale francese.

Il cabinet de lecture

Aprì bottega in rue Vivienne, vicino al Palais Royal, luogo d’elezione dei librai. La sua non era soltanto una libreria, ma anche un cabinet de lecture, specializzato in opere in lingua inglese, e una casa editrice, che pubblicava, oltre ai libri, anche un quotidiano, il Galignani’s Messenger.

I cabinet de lecture erano di gran moda già nella prima metà del XIX secolo. Durante la Restaurazione, a Parigi se ne contavano più di cinquecento. Questo genere di commercio era parte integrante dell’editoria e fu quindi naturale per Galignani proporre ai suoi clienti un luogo piacevole dove poter consultare la stampa internazionale, e in primis il Galignani,s Messenger, i libri della sua casa editrice, ma anche opere della letteratura mondiale in lingua originale.

Il suo cabinet era molto simile a un salotto letterario, o meglio a un ricercato club inglese.

Il Galignani’s Messenger era talmente famoso che Elizabeth Gaskell lo cita nel suo romanzo Cranford:

[Il maggiore Gordon] aveva compiuto un viaggio in Oriente, e al suo ritorno, di passaggio a Roma, aveva letto nel Galignani la notizia della morte del capitano Brown

I clienti di Galignani erano per lo più inglesi residenti sul continente, ma tra gli abbonati al giornale figurava anche il generale de La Fayette. I più grandi autori inglesi dell’epoca firmavano articoli per il Messenger mentre Galignani dava alle stampe i loro libri: Byron, Wordsworth, Thackeray, Scott…

Pagina del Galignani Messenger
©Source gallica.bnf.fr / BnF

Nel 1856, la sede fu spostata all’indirizzo attuale, al 224 rue de Rivoli. Per incrementare gli affari, il negozio offriva ai clienti, per lo più viaggiatori cosmopoliti, anche un servizio di messaggeria, di ricerca alloggio e, all’occorrenza, si occupava persino di ingaggiare dei domestici, ma soprattutto dispensava consigli essenziali per un piacevole soggiorno nella Ville Lumière.

Nel tempo la libreria vide aggirarsi tra i suoi scaffali molti clienti illustri, come Hemingway, gli Windsor, André Malraux, Paul Morand.

Galignani oggi

E sulle orme di tanti lettori celebri, anche noi trascorreremo momenti piacevoli immersi nel profumo del legno vecchio e della carta stampata, in un’atmosfera sospesa, che ci spinge a parlare a voce bassa. Circondati dai libri, in un ambiente inondato di luce, che piove copiosa dal lucernario al centro della sala grande, ci aggiriamo per le sale sicuri del fatto che non usciremo a mani vuote.

Riflesso nella vetrina al tramonto
©Frammenti di Parigi

Tre sono i settori principali in cui cercare e farsi consigliare da librai esperti: edizioni in lingua francese, che comprendono letteratura, storia, saggi, attualità e jeunesse; edizioni in inglese, che offrono classici della letteratura inglese e americana, affiancati da attualità, saggi e biografie; e infine il reparto dedicato alle belle arti, con cataloghi delle esposizioni e monografie, arricchiti da una selezione di libri fuori commercio sulla moda, la gioielleria e le arti decorative.

Inoltre la libreria organizza conferenze, dibattiti ed esposizioni, oltre naturalmente agli incontri con gli autori.

Insomma, tanti buoni motivi per farci un salto la prossima volta che passerete da quelle parti.

Interno della libreria
©Frammenti di Parigi

Librairie Galignani, 224 rue de Rivoli 75001 Paris




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